Sviluppo mobile: gli strumenti da usare assolutamente

Tutti parlano di comunicazione, di digital marketing, di azioni volte a raggiungere potenziali seguaci, follower, clienti. Nel mondo che cambia, inutile nasconderselo, il telefonino è di fatto diventata un’appendice del nostro corpo. Lo si vede passeggiando per strada, lo si intuisce verificando a fine giornata quanto tempo noi stessi gli abbiamo dedicato. Non c’è giudizio in questa affermazione, bensì la consapevolezza che così è e, di conseguenza, di lì non si scappa.

Di fronte a questa realtà, girarsi all’indietro non serve, anzi isola. Puntare sugli strumenti a disposizione, invece, è utile non soltanto per gestirli nel migliore dei modi, ma anche per farli fruttare, se necessario, in ottica commerciale. Chi ha un’impresa, un’azienda o anche solo una partita Iva, del resto, non può pensare di rimanere indietro, o peggio ancora di disinteressarsi delle tendenze della società.

La realizzazione di una app mobile, in questo senso, è una risorsa non soltanto utile per sviluppare nuovi mercati potenzialmente non ancora esplorati, ma ancor più in prima battuta per fidelizzare chi già ci conosce e, dunque, abbiamo necessità di non disperdere.

Non c’è settore merceologico, né sistema produttivo, che non può trarre un vantaggio reale dall’utilizzo di questi supporti. Si tratta, però, prima di tutto di conoscerne la funzione per poi provare a guardare oltre, individuando a cosa potrebbero servire per migliorare il nostro posizionamento sul mercato, qualunque esso sia.

Che cos’è e a cosa serve una app mobile

Quando si parla di sviluppo mobile il primo pensiero va sicuramente alla creazione di una app volta a implementare la percezione di noi e della nostra attività.

Innanzitutto, quando pensiamo a una app mobile stiamo discutendo di un’applicazione informatica da destinare all’utilizzo su dispositivi mobili, in prevalenza su telefonini. Si tratta di una spiegazione doverosa, così che sia intuibile quanto la progettazione della prima sia funzionale all’uso che se ne farà dopo e, dunque, all’impiego potenzialmente quotidiano del destinatario finale.

Chi utilizzerà la app, infatti, sarà chiamato dapprima a scaricarla sul proprio dispositivo e, successivamente, ad avere un rapporto diretto e pressoché continuo con la stessa. Se questo è il quadro d’insieme, è d’immediata evidenza quanto facilitare tutti questi passaggi sia fondamentale per dare allo strumento i maggiori margini di crescita e penetrazione tra il pubblico.

Studiarne le caratteristiche è decisivo. Perché colga nel segno, infatti, un’applicazione deve essere semplice da gestire e immediata nella risposta. Non ci debbono infatti essere difficoltà nell’uso, pena la disinstallazione, azione che porta con sé un giudizio negativo d’insieme che è bene evitare.

Accorgimenti utili al funzionamento

Aver scelto di disporre di una app porta con sé il desiderio di creare un legame diretto con i propri clienti. Lanciare un’attività pensando a un successivo sviluppo mobile, del resto, significa guardare oltre alle tradizionali formule di crescita per puntare a un rapporto continuo, non mediato da altri, se non dal proprio strumento.

Esattamente come per sbarcare sul social network abbiamo bisogno di professionisti che sappiano muoversi in questo ambito, per progettare e successivamente gestire una app c’è bisogno di un team di operatori che non solo abbiano le competenze tecniche utile alla sua costruzione ma che siano attenti conoscitori delle successive dinamiche d’utilizzo da parte degli utenti finali.

Gli elementi da considerare sono sì funzionali, ossia che lo strumento giri a dovere, non abbia falle di sistema e operi con velocità e senza intoppi, ma anche estetici. Una bella app attira maggiormente di una essenziale, una grafica accattivante “prende” più di un layout minimo, testi immediati incentivano maggiormente alla lettura che spiegazioni complesse.

Dietro allo sbarco sul mobile, insomma, ci sono numerose professionalità da unire per creare un prodotto efficace davvero. Idearlo nei minimi dettagli, del resto, è l’unica ricetta affinché poi funzioni davvero.