Smartworking, consigli per risparmiare

Nell’ultimo anno molte persone hanno familiarizzato con termini come smartworking, lavoro agile, telelavoro o lavoro a distanza. Cresce costantemente il numero di chi lavora da casa propria e spesso lavorare in modo moderno e flessibile presenta non pochi vantaggi. Ci sono però delle criticità che chi lavora da casa, o comunque da remoto, non dovrebbe sottovalutare troppo.

In genere si pensa che lavorare da casa permetta di risparmiare tempo e denaro e spesso è veramente così. Non si devono ad esempio sostenere le spese per raggiungere l’ufficio, si risparmia quindi sulla benzina o sull’abbonamento ai mezzi pubblici. Ci sono però spese, che andando in ufficio sono a carico dell’azienda e che lavorando da casa spesso ricadono invece sul lavoratore, pensiamo ad esempio al costo della commissione, alla cancelleria, alle cartucce della stampante ecc. Lavorare da casa per molti è una bella comodità, per altri addirittura un sogno, ma non bisogne idealizzare troppo questa modalità di lavoro o si corre il rischio di avere delle brutte sorprese.

Anche la questione del tempo non è da dare per scontata. Il rischio, lavorando da casa è di finire per essere sempre raggiungibile. Diventa spesso complesso creare una netta distanza tra lavoro e altri momenti della vita, come quelli da dedicare al tempo libero. La dicotomia casa e ufficio viene meno se il nostro ufficio è in casa. La questione non è facile da risolvere. Un po’ più semplice sarà invece tenere sotto controllo le spese, torniamo quindi al primo tema.

Strategie e trucchi per lo smartworker che vuole ridurre le spese

Ci sono comportamenti e strategie che ogni smartworker può adottare per tenere i costi del suo ufficio domestico sotto controllo. Una delle voci di spesa a cui prestare attenzione è rappresentata dai consumabili, come le cartucce della stampante, che se di marca e quindi di buona qualità, possono avere costi non trascurabili.

Una possibile strategia è quella di stampare il meno possibile. Anche l’ambiente ce ne sarà grati. Se proprio non possiamo evitare le stampe, possiamo optare per impostazioni “eco” che ormai sono previste da praticamente tutte le stampanti di ultima generazione. Impostandola adeguatamente una stampante consuma molto meno. Anche la scelta del font, cosa a cui raramente si pensa, può consentire una riduzione dei consumi. Ci sono infatti caratteri che consumano più inchiostro di altri.

Se in casa la stampante ci serve solo per documenti o comunque testi, possiamo evitare di comprare le cartucce dei colori, in genere quasi tutte le stampanti funzionano anche solo con la cartuccia nera inserita. In alternativa per i colori possiamo orientarci su cartucce compatibili o rigenerate, che abbattono il costo in modo decisamente interessante.

Chi lavora da casa, in molti casi è un freelance e in questo caso si dovrà prestare massima attenzione alle spese, se però, come capita sempre più spesso, a lavorare in smart working è un dipendente non si dovrebbe sottovalutare la possibilità di documentare le spese sostenute per il lavoro e di conseguenza chiedere un rimborso alla propria azienda, presentando scontrini e ricevute. All’estero è una prassi comune, in Italia un po’ meno, ma le cose stanno cambiando rapidamente anche da noi, visto che il lavoro agile sta prendendo sempre più piede.