Negli ultimi anni, l’ufficio ha vissuto due momenti particolari, i quali ne hanno stravolto completamente l’aspetto.
Il primo rappresenta il passaggio dai cosiddetti cubicles agli open space, nel momento in cui gli spazi di lavoro composti da lunghi corridoi e uffici privati hanno lasciato il posto a layout più ampi.
Nasce così un nuovo ambiente lavorativo caratterizzato da importanti metrature, completamente aperte. Qui, i lavoratori hanno appreso nuove modalità di lavoro attraverso scrivanie condivise, separate solamente da sottili divisori, spesso trasparenti.
L’avvento delle pareti divisorie per uffici
In questo nuovo contesto, si inseriscono le pareti divisorie. Si tratta semplicemente di costruzioni trasparenti, cieche o ibride, pensate per organizzare gli spazi di un open space in maniera molto più fluida e moderna, rispondendo a ogni esigenza.
L’assenza di murature o pareti di cartongesso rende le pareti per ufficio una soluzione molto più flessibile. Sono ideali infatti per tutti quegli ambienti che necessitano periodicamente di una rapida riconfigurazione, senza dover ricorrere a interventi di demolizione o costruzione.
Spesso questi divisori vengono realizzati con lastre di vetro trasparente o serigrafato, permettendo così alla luce naturale di diffondersi all’interno dell’ufficio, raggiungendo anche gli spazi più distanti dalle finestre. Nasce così un nuovo concetto di benessere dei lavoratori, prima esposti durante tutta la giornata lavorativa alla sola luce artificiale.
Il ruolo delle pareti divisorie nell’ufficio post-pandemico
Il secondo momento di trasformazione dell’ambiente business ha avuto luogo con il lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19.
L’obbligo di distanziamento sociale ha portato nuove regole di convivenza all’interno dell’ufficio, per questo gli ambienti open space hanno dovuto necessariamente evolversi ancora una volta, avvicinandosi nuovamente a una condizione di frammentazione.
Ci troviamo di fronte a una linea di confine tra i vecchi cubicles e gli uffici più moderni, basati principalmente sull’attività lavorativa. Oggi gli elementi di partizione, quali le pareti divisorie ufficio, diventano essenziali nel garantire la convivenza dei lavoratori in totale sicurezza.
Le pareti per l’ufficio diventano quindi protagoniste di una nuova rinascita, offrendo la possibilità di separare fisicamente gli ambienti, senza tuttavia creare divisioni troppo nette o barriere che ostacolino la collaborazione lavorativa.
Le tipologie di pareti per ufficio
Oggi sul mercato esistono pareti divisorie di diverso genere, classificato in base alla loro funzione o ai materiali con i quali sono realizzate. Queste infatti possono avere l’unico compito di separare gli ambienti, oppure combinare ripartizione e contenimento.
Esistono inoltre anche le versioni mobili delle pareti per ufficio. Queste offrono la possibilità di modificare lo spazio in tempo zero, grazie a un’apertura o chiusura istantanea attraverso sistemi manuali o elettrici.
Vediamo insieme le principali tipologie di pareti divisorie.
Pareti divisorie trasparenti o cieche
Il loro principale punto di forza è la trasparenza visiva attraverso lastre di vetro singole o doppie, in base al livello di isolamento acustico che si desidera raggiungere. In alternativa, possono essere dotate di una parte cieca integrata, assicurando livelli progressivi di privacy attraverso pellicole serigrafiche o satinate.
Sia che siano completamente vetrate, sia che alternino moduli ciechi o trasparenti, queste pareti per l’ufficio permettono di giocare con varie finiture e modificare il loro assetto nel tempo, sulla base di nuove esigenze lavorative o cambiamenti di gusto e preferenza.
Pareti divisorie attrezzate
Questa tipologia rappresenta un vero e proprio sistema modulare disposto di soluzioni di contenimento integrati direttamente nella struttura della parete.
Le pareti attrezzato si basano sulla funzionalità, in quanto vengono realizzate con armadiature, mensole e diversi accessori facilmente riposizionabili, sfruttando così l’intero spazio dell’ufficio mantenendo ordinati i piani di lavoro.
Pareti divisorie manovrabili
Con questa tipologia di parete per l’ufficio, l’assetto spaziale dell’ufficio può cambiare in pochi secondi. Permettono infatti di collegare o separare più aree di lavoro, aprendosi o chiudendosi su sé stesse mediante sistemi meccanici o elettrici.
Attualmente sono molto in voga le pareti mobili con pannelli fonoassorbenti incernierati, i quali scorrono su guide a pavimento dedicate. In alternativa, è possibile trovare pareti divisorie manovrabili e isolanti composte da singoli moduli scorrevoli su sistemi a sospensione.