Lo Spritz è sicuramente uno degli aperitivi più apprezzati. Fresco, bevibile e senza una gradazione alcolica eccessiva, è il drink ideale da consumare durante un aperitivo tra amici. Tutti conoscono lo Spritz ma, è anche vero, che sono molte le curiosità che ruotano attorno a questo cocktail.
Rispondiamo alle domande più gettonate sull’aperitivo più famoso in Italia (e non solo!)
Come si prepara lo Spritz?
La ricetta dello Spritz è davvero semplice e, volendo, puoi facilmente preparare questo cocktail anche a casa.
In realtà, volendo essere pignoli, esistono due ricette per lo Spritz:
- Ricetta tradizionale veneziana dello Spritz: Si prepara miscelando 1/3 di vino bianco frizzante, 1/3 di bitter, e 1/3 di acqua frizzante.
- Ricetta dello Spritz dell'International Bartenders Association: Richiede l'uso di 6 cl di prosecco, 4 cl di Aperol e una spruzzata di seltz.
In entrambi i casi, per preparare lo Spritz, dovrai versare i primi due ingredienti in un bicchiere raffreddato con del ghiaccio per poi terminare con l'aggiunta di acqua frizzante, soda o seltz.
Perché lo Spritz si chiama così?
Lo spritz è un aperitivo nato nel Veneto e il suo nome gli è stato attribuito proprio per via dei fatti storici legati a questa regione. Tutto risale all’Ottocento, quando si era nel dell'Impero austro-ungarico. Si racconta che i soldati austriaci, trovando il vino veneto troppo alcolico, decisero di renderlo meno alcolico allungandolo con un goccio (il verbo spritzen significa, appunto, spruzzare) di acqua. Il cocktail Spritz vero e proprio, quello che conosciamo noi oggi, nasce attorno al 1920/1930. Siamo sempre in Veneto, in una zona compresa tra Padova e Venezia. Si deve infatti sapere che l’Aperol venne presentato nel 1919 ad una fiera padovana.
Cosa abbinare allo Spritz?
Cosa si può abbinare allo Spritz per un buon aperitivo? Lo Spritz ha un sapore molto versatile che ben si lega a diversi piatti. Solitamente viene servito con i classici stuzzichini da aperitivo come, ad esempio, olive, noccioline, patatine e salumi.
Vogliamo, però, farvi conoscere un abbinamento più tradizionale: quello con il tramezzino veneziano. Super farciti e con la classica forma triangolare che li rende facili da maneggiare anche con un bicchiere in mano, sono il perfetto accompagnamento per il tuo Spritz. Ce ne sono davvero molte versioni, il più tradizionale viene preparato con tonno e cipolline ma si prestano molto bene anche quelli a base di funghi, prosciutto e maionese.
Che differenza c’è tra Spritz e Pirlo?
Quando si parla di Spritz, spesso nasce spontaneo il paragone col cugino bresciano, il Pirlo. Anche il Pirlo è un drink a base di vino bianco ma allora quali sono le differenze tra Spritz e Pirlo? Innanzitutto, come vi abbiamo spoilerato poco fa, la provenienza: veneta per lo Spritz e bresciana per il Pirlo. Ma veniamo al sodo e passiamo agli ingredienti. Il Pirlo, seguendo la ricetta originale, si prepara con vino bianco fermo e Campari. È pur vero che negli ultimi anni si usa molto anche l'Aperol per via della sua gradazione alcolica più bassa. Inoltre, nella sua versione più moderna, si preferisce il vino bianco frizzante.
Quante calorie ha uno Spritz?
Ok, quando si beve in compagnia, non si dovrebbe mai pensare a dieta o sensi di colpa ma è pur vero che dobbiamo anche fare i conti con la linea e, soprattutto, con la salute. Lo Spritz non è un drink eccessivamente calorico e per fortuna può tranquillamente essere inserito anche in un piano alimentare con restrizioni caloriche. Con le dovute accortezze, infatti, è possibile bere uno (o due) Spritz anche a dieta. Lo Spritz apporta infatti circa 90 calorie. Basta dunque non eccedere e non lasciarsi tentare da troppi stuzzichini per poter fare un aperitivo in compagnia senza rovinare la dieta.