Il miglior cibo per un gatto? Ovviamente la carne fresca cruda!

Il gatto domestico che sia di razza o meticcio ha bisogno di un’alimentazione sana e corretta, che varia a seconda della sua età.

Ormai tutti (forse) sanno che il gatto è un carnivoro stretto, quindi un essere vivente che la natura ha creato per alimentarsi con carne fresca cruda.

A partire dallo svezzamento, circa quando il micino ha 6-8 settimane di vita, al latte apposito per gattini in vendita senza lattosio, che provoca diarrea altrimenti, si alternerà cibo morbido adatto per gattini in crescita e carne fresca cruda come macinati.

Quando il gattino ad esempio un sacro di birmania cucciolo ha un mese e mezzo circa si deve smettere di dargli latte e si possono iniziare a somministrare, oltre al cibo morbido, della carne cruda fondamentale per fornire al felino la Taurina senza la quale il gatto non vive.

Una nota importante da fare è sulla ciotola: essa deve essere di forma rotonda abbastanza larga e meglio se di metallo o ceramica, va lavata spesso con acqua tiepida senza detergenti, poiché l’olfatto del micio è molto sensibile agli odori, e per questo motivo non va anche assolutamente messa vicino alla lettiera per i bisogni, in nessun caso.

Il gattino nella crescita ha bisogno di cibo ricco di vitamine e minerali per la crescita e lo sviluppo e tutto questo si trova nella carne fresca e non certo nei prodotti che mettono in commercio, ormai tutti sanno come le crocchette estruse o cibi umidi sono le principali cause delle malattie odierne.

Per comprendere quale sia l'alimentazione corretta per un cane o un gatto guardatevi la puntata su Rai2 di Report del 06.12.2015 (Troppa trippa nel piatto).

Quando il gatto ha sei mesi si può dire che è adulto, ma si può continuare a somministrare un po’ di cibo da cuccioli (macinato magro) magari alternato a quello per adulti fino a un anno di età (frattaglie, organi, trippa verde, ossa polpose e verdure) cercando di seguire le percentuali in funzione del peso.

Le crocchette ovvero il cibo industriale per quanto comode non sono mai la migliore alimentazione in quanto prodotte da materie prime di bassa qualità (ovviamente) e sottoposte a processi di cottura (estrusione) che ne privano di proteine, acqua e vitamine, che poi vengono aggiunte come additivi.

Sono da evitare i cibi dolci, la cioccolata, gli insaccati, e il latte perché può provocare diarrea; a volte si può somministrare un po’ di verdura o carne cotta a pezzetti.

La stessa alimentazione a crudo andrebbe seguita anche per chi ha un gatto sterilizzato o un micio anziano: il cibo industriale è ottenuto da sottoprodotti di origine animale come farine di pesce, mais, cereali che producono infiammazioni anche gravi nel tempo.

Maggiori informazioni sulla dieta Barf: https://olikos.org/2015/12/23/intervista-a-dr-david-bettio-perche-preferire-le-diete-naturali/