Il denaro è una costante che, nelle sue diverse forme, attraversa tutta la storia dell’umanità; una risorsa che non solo ne accompagna l’evoluzione, ma che soprattutto contribuisce a determinarla e che a sua volta ne rispecchia l’essenza. Se nei millenni ci si è però abituati a strumenti concreti di compravendita, vale a dire beni tangibili e che, come tali, potessero essere scambiati o conservati presso i luoghi più opportuni, oggi che la tecnologia virtuale man mano ingloba a sé tutto ciò di cui si compone la realtà circostante, l’atto del pagare e del ricevere denaro, diventa pian piano un’operazione che tende a insinuarsi tra le maglie astratte che compongono il tempo di cui ciascun individuo può beneficiare.
Un’attività che non richiede uno sforzo preciso, ma piuttosto un movimento naturale del corpo come ad esempio quello di prendere il telefono dalla tasca, girare il polso per vedere l’ora, oppure sorridere ad uno schermo intelligente per sbloccarne i contenuti.
Il denaro che non ci sarà
Quando terminerà la transizione verso un’economia digitale nella quale la risorsa di scambio primaria sarà completamente virtuale, il denaro avrà completamente perso il valore che l’essere umano è solito attribuirgli ai nostri giorni, le macchine intelligenti saranno una normalità all’interno di ogni contesto e di conseguenza, il lavoro si sarà trasformato in qualcosa di naturale, un momento della vita al quale la gente non pensa neanche più, dal momento che lavorare significherà potersi dedicare a ciò che piace maggiormente.
Qualcuno le definirebbe fantasie da film di Hollywood, ma a ben vedere, nei film statunitensi i futuri sono perlopiù basati su realtà distopiche che, seppur sempre in tempo a prender vita, hanno costantemente distorto l’attenzione dai benefici che il progresso scientifico apporta ogni giorno; esistono aziende che basano il loro business su modelli di pagamento che mettono gli hobby di ciascun utente al centro del servizio, altre invece che prevedono un corrispettivo per quegli utenti che consentano la raccolta dei dati di navigazione, e così via. (Ad esempio trovi Transferwise opinioni qui)
Attenzione a chi ha a cuore i soldi
Esiste sempre la possibilità che la realtà possa diventare peggio di quella che si vive e, che ci si creda o no, ci sono davvero persone che lavorano costantemente a questo proposito; è importante comprendere che l’evoluzione dell’essere umano è guidata tanto dalla casualità delle cose, che dalla causalità dei fatti e pertanto, se non ci si concentra ad ottenere un futuro del quale possa beneficiare chiunque, vi è la costante possibilità che le distopie hollywoodiane possano divenire molto più reali di quanto è stato possibile sperimentare con la visione delle rispettive pellicole.
Chi ha a cuore i soldi cercherà di trasformare i nuovi sistemi elettronici di pagamento in un mezzo attraverso il quale creare un flusso costante che prelevi risorse dalle casse di risparmio dell’utenza, cercando di abbindolare ogni consumatore con storie emozionanti e gradi promesse per il futuro; per questo, man mano che il denaro diventa virtuale è necessario che si faccia attenzione ai nuovi valori che verranno questo riconosciuti.