Quante, fra le tante forme che il metallo può assumere, può vantare la più incredibile versatilità, la molteplicità più straordinaria di utilizzi, l’impiego più vasto nei più diversi settori d’applicazione? Senza alcun dubbio si tratta della lamiera, di quel “foglio” di acciaio che può prendere tanti aspetti diversi. La punzonatura lamiera, ad esempio, insieme a tante altre lavorazioni, può darle la forma ondulata del tetto di una baracca di cantiere così come quella dello chassis di un potente macchinario da cucina, rapidamente e con precisione.
Normalmente, la prima fase della lavorazione della lamiera è quella del taglio, che permette di ridurre i fogli di metallo, normalmente di grandissime dimensioni quando escono dalle aziende produttrici, a misure più gestibili e adatte al lavoro in corso. Questa operazione preliminare può essere condotta con attrezzi di genere molto diverso, a seconda del tipo di taglio e della dimensione finale desiderata: si può passare da cesoie completamente manuali, che pur di diversi generi sono tutte assimilabili più o meno all’aspetto delle comuni cesoie da giardino, a sistemi di tranciatura su banco a controllo manuale, per lastre metalliche di maggiore calibro, fino a sistemi completamente automatizzati a cesoia volante per quantità ingenti di materiale lavorato.
In seguito si passa a un’altra serie di lavorazioni, come la curvatura e la piegatura, che vengono normalmente condotte su presse e macchinari simili; sempre in questa fase avvengono se richieste la punzonatura, l’incisione, e tutte le altre diversissime lavorazioni che sono alla base della vasta versatilità di cui parlavamo, e che permettono di plasmare, irrigidire, curvare, arrotolare o sagomare quello che in origine è sempre lo stesso lastrino metallico sottile come un foglio.