Chi ama cucinare si sarà imbattuto almeno una volta, nella sua vita, in una gustosa ricetta che prevede l'aggiunta di vino (bianco o rosso che sia). Questa tecnica è utilizzata anche da chef stellati e se si intende portare al livello successivo le proprie prodezze culinarie è necessario riuscire a padroneggiarla al meglio. Prima di spiegare un po' cos'è che si può fare con il vino in cucina, però, voglio vedere insieme a voi quali sono i benefici del cucinare con il vino e se questa pratica può essere o meno definita effettivamente salutare. Prima di mettere mano alla vostra cantinetta vino moderna e iniziare a cucinare con le migliori etichette sul mercato, prendetevi qualche minuto per leggere l'articolo: ne vale la pena!
Cucinare con il vino fa bene?
Chiariamo subito questo dettaglio: in realtà cucinare con il vino non fa né male né bene. Immagino sia una delusione per chi pensava che potesse nascondere chissà quali proprietà benefiche, in realtà però non è così. Se da un lato non è propriamente salutare, dall'altro c'è da sottolineare però che non fa nemmeno male come consumare alcool e il motivo è presto spiegato: quando il vino viene cotto, l'alcool evapora e ciò che resta sono gli zuccheri e le note aromatiche tipiche della bottiglia utilizzata. Così, queste si amalgamano con la pietanza, donandole un sapore completamente nuovo.
Perché cucinare con il vino?
Per quale motivo cucinare con il vino può migliorare i sapori? Durante la cottura si esaltano le caratteristiche del piatto e il vino riesce a far sì che i cibi si amalgamino meglio tra di loro. Per questo motivo è un ingrediente tanto apprezzato per eseguire alcune preparazioni specifiche (e la sua storia come ingrediente di cottura si perde nella notte dei tempi, con registri che parlano di utilizzi anche da parte degli antichi romani).
Posso cucinare con un vino di bassa qualità?
Non c'è alcun divieto in tal senso, tuttavia tenete conto di una cosa: un vino di bassa qualità resta tale anche se utilizzato in cucina e non vi servirà a esaltare i vostri piatti. Il nostro consiglio, quindi, è sempre quello di sfruttare un ottimo vino, proprio come quelli che bevete abitualmente.
Quali vini utilizzare
Con il vino bianco è possibile preparare zuppe o piatti a base di pesce e carni bianche. Il vino rosso è invece prediletto per le carni rosse (sia come marinatura sia per sfumare un arrosto, per esempio). Sempre con questo si può creare una salsa vino rosso (molto gustosa per carni come anatra o una bistecca di manzo), riduzioni, brasati e così via. Se ami i rosati, allora hai un più ampio margine di utilizzo poiché vanno bene, praticamente, per qualsiasi preparazione, anche risotti! Lascia da parte invece i liquorosi o i passiti, che dovrebbero essere presi in considerazione solo per frutta e dessert.
Qualche idea interessante
Prima di lasciarvi ai vostri esperimenti in cucina, vi consiglio alcune preparazioni interessanti con cui sbizzarrirvi. Innanzitutto c'è la gelatina al vino rosso, una vera e propria delizia che si realizza con zucchero e agenti addensanti. Questa si può accompagnare a dolci e formaggi e potete aggiungere anche ingredienti extra che vadano a bilanciare l'accompagnamento come chiodi di garofano o anice.
Il brasato al barolo è un'istituzione e bisogna provarlo almeno una volta. Si può realizzare sia con vino rosso sia con la birra ma ricordate che il segreto del successo di questa ricetta sta nella marinatura del pezzo di manzo (generalmente spalla): questo deve restare per 12 ore in frigo con tutti gli ingredienti e, potenzialmente, anche del vino rosso in modo da esaltare poi la cottura.
Siete in vena di un buon risotto? Allora quello con vino e salsiccia è l'opzione più deliziosa, ricordate di tostare i chicchi di riso e di sfumare per bene con circa 300 ml di vino rosso (di qualità!).