La tiroidite di Hashimoto è una patologia subdola perché di difficile identificazione: nella maggior parte dei casi, infatti, essa viene diagnosticata quando ormai è progredita.
Ce ne parla nel dettaglio la farmacia Pelizzo di Udine.
La sensazione di stanchezza e di spossatezza, la secchezza delle mucose e della pelle, i dolori ai muscoli e alle articolazioni: sono questi alcuni dei sintomi che contraddistinguono la tiroidite cronica. Il quadro sintomatologico può comprendere, a seconda dei casi, anche la depressione, l'astenia e l'indolenza, oltre al diradamento dei capelli, che diventano via via più deboli. Ulteriori segnali da prendere in considerazione riguardano le manifestazioni metaboliche come l'intolleranza al freddo e l'aumento di peso, ma la tiroidite cronica può provocare anche manifestazioni cardiovascolari, sottoforma di aumento delle dimensioni del cardio o bradicardia, e – nelle donne – ciclo mestruale irregolare. In situazioni più rare, si può avere a che fare con un'oftalmopatia paragonabile a quella che si riscontra con il morbo di Basedow.
Spesso sono esami di routine a consentire di identificare i problemi che riguardano la funzionalità tiroidea, o magari test che vengono effettuati per diagnosticare patologie differenti. Gli esami del sangue che consentono di valutare la funzione tiroidea sono la tiroxina T4 libera e il TSH: la prima cala nei casi di ipotiroidismo primario, mentre il secondo nell'ipotiroidismo cresce.
Il T3 totale e libero è meno informativo rispetto al T4 perché, pur andando riducendosi, resta comunque nell'intervallo della normale soglia. Merita di essere preso in considerazione, poi, il test anti-TPO, che permette di accertare la presenza di anticorpi che agiscono contro le proteine che si trovano sulla superficie dei tireoiciti. Nel caso in cui il valore di questi anticorpi sia più alto del dovuto, significa che si è in presenza di un danno autoimmune come quello che si riscontra con la tiroidite di Hashimoto. La presenza di questa patologia può essere riscontrata anche quando è positivo il test TgAb, che pure di routine non viene richiesto perché non è specifico e sensibile come l'anti-TPO.
Può accadere, a volte, che l'esito analitico non dia certezze: in queste situazioni si può prevedere il ricorso a un'ecografia della tiroide, che consente di valutare il suo stato infiammatorio, ma anche all'agoaspirato tiroideo, attraverso il quale è possibile accertare la presenza di noduli anche ai fini di una differenziazione diagnostica rispetto ai linfomi o alle neoplasie. La terapia ormonale sostitutiva con levotiroxina per il trattamento della tiroidite cronica è prevista per le donne in dolce attesa che soffrono di ipotiroidismo e per l'ipotiroidismo franco.
Per questo tipo di patologie chi necessità di esami del sangue a Udine, è possibile rivolgersi direttamente presso la farmacia Pelizzo che esegue le analisi del sangue direttamente presso i suoi laboratori.