Parlare e decidere di curare la disfunzione erettile è un lavoro molto delicato che prevede il coinvolgimento di sessuologi e medici. Questi ultimi devono lavorare in squadra e tenersi costantemente aggiornati circa lo stato di salute del paziente per escludere eventuali cause organiche e garantire al proprio assistito un supporto psicologico volto a favorire l’efficacia della terapia.
Spesso i pazienti affetti da disfunzione erettile hanno difficoltà ad affrontare il problema, alcuni lo sottovalutano e finiscono per cercare online cure e rimedi fai da te. Ciò comporta il problema non soltanto persiste ma nella maggior parte dei casi la situazione peggiora. Se sei affetto da tale disturbo ti consigliamo di rivolgerti ai professionisti del settore perché soltanto in questo modo potrai ritrovare il tuo benessere e l’armonia nel rapporto di coppia. Non sai da dove cominciare? Visita il sito /www.francesco-battista-sessuologo.it, sessuologo di Roma specializzato in terapia contro la disfunzione erettile!
Le 3 domande più frequenti
Cos’è la disfunzione erettile?
La disfunzione erettile è stata definita come “l’incapacità persistente a raggiungere e/o mantenere un’erezione sufficiente per avere un rapporto sessuale soddisfacente.”
Quali sono le cause dell'impotenza?
Due sono le cause principali della disfunzione erettile: organica e psicologica. Nel primo caso rientrano le cause fisiche traumatiche, i problemi che riguardano i diversi sistemi del nostro organismo: vascolare, neuronale, ormonale; le cause anatomiche. Le figure professionali chiamate in cause sono urologi, endocrinologi ed andrologi. Quando a livello medico viene accertato il corretto funzionamento organico le cause della disfunzione erettile sono spesso di natura psicologica. Depressione, ansia e sentimenti negativi come rabbia e paura sono i fattori che compromettono, in parte o completamente, l’erezione. Il DMS IV (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) stabilisce che la disfunzione erettile è presente quando il paziente riporta in tutti o quasi tutti (75%-100%) i casi i seguenti sintomi: marcata difficoltà ad ottenere un’erezione durante l’attività sessuale, marcata difficoltà nel mantenere l’erezione fino al completamento dell’attività sessuale e marcata diminuzione della rigidità erettile. I sintomi devono essere presenti per un periodo di circa 6 mesi e implicano un disagio clinicamente rilevante nel paziente. Il disturbo infine non deve essere attribuibile a possibili effetti di sostanze come alcol o droghe, farmaci o a qualsiasi altra condizione medica.
Le principali tipologie di disfunzione erettile riconosciute sono 4:
1. Permanente: l’individuo ha da sempre il disturbo.
2. Acquisita: la disfunzione erettile è comparsa in seguito ad esperienze personali negative che possono aver avuto conseguenze sulla sfera sessuale.
3. Generalizzata: quando il disturbo si manifesta in modo costante e con tutti i partner
4. Situazionale: quando la disfunzione erettile si manifesta soltanto in alcune circostanze e con determinati partner.
Come si cura il deficit dell'erezione?
Come anticipato all’inizio la disfunzione erettile per essere curata richiede un approccio multifattoriale che prenda in considerazione gli aspetti organici, relazionali e psicologici. Quando il disturbo dipende da cause psicologiche la miglior cura è la psicoterapia. Le tecniche cognitive-comportamentali e le procedure di Terapia Mansionale Integrata sono quelle maggiormente utilizzate perché considerate più efficaci per la cura di tale disturbo. Il percorso psicoterapeutico si può affrontare individualmente e in coppia. In entrambi i casi la cosa che conta è partecipare in modo attivo alla terapia, ciò vuol dire seguire alla lettera le prescrizioni del sessuologo che spesso includono compiti ed esercizi da fare da soli o con la propria partner. Il tempo medio stimato per la cura è di circa 3 mesi, un periodo davvero breve per la risoluzione di tale disfunzione.
Con l’aiuto di un buon sessuologo imparerai inoltre a mantenere i risultati ottenuti nel tempo evitando così possibili ricadute.