Perchè parlare di pareti divisorie? Per via di una situazione che, in realtà, è abbastanza comune.
A tutti è successo, no? Guardare una parete nella nostra casa e pensare quanto sarebbe stato comodo, e pratico, poterla eliminare, per avere uno spazio più ampio. E poi, magari, pensare subito dopo che però la stanza, fatta com’era, aveva un senso e una destinazione, e che in fondo non si poteva certo continuare ad abbattere a ricostruire un muro in base alla comodità del momento…
Certo, è vero: le pareti tradizionali sono costose, e complesse, da abbattere – quando naturalmente non sia del tutto impossibile – e ci vuole troppo tempo, e troppo lavoro, per poter pensare di eliminarle e ricostruirle di continuo. E questo senza considerare le macerie, i problemi con gli impianti, i cavi, le tubature: tutte complicazioni molto concrete.
Le pareti divisorie risolvono la questione brillantemente, e rendono possibile non dover rinunciare alla libertà di riconfigurare gli spazi della propria casa – o del proprio ufficio – eliminando tutte le difficoltà e le complicazioni di cui abbiamo parlato.
Per fare il più smplice degli esempi: volete organizzare una festa? Le pareti divisorie sono la soluzione. Magari, infatti, la vostra casa è grande abbastanza – a livello di superficie – per ospitare tutti i vostri invitati, ma allo stesso tempo la divisione in stanze non è tale da lasciarvene una sufficientemente ampia per far stare tutti insieme e comodi: e avere tanti gruppetti in stanze separate non è una gran festa, per nessuno. Con le pareti divisorie mobili, invece, è sufficiente effettuare qualche semplice spostamento – o anche eliminarne un paio temporaneamente – per poter ottenere, rapidamente e con semplicità, l’ambiente ampio e accogliente che vi serve. E dopo la festa, ritornare alla normale configurazione della casa è altrettanto veloce!
Per quanto invece riguarda la collocazione delle pareti divisorie negli ambienti aziendali, le istanze di base e le necessità possono essere diverse, ma la bontà della soluzione rimane. Pensiamo ad esempio a come si evolve, lungo i primi anni di vita di una nuova azienda, l’esigenza di spazi: con il crescere del volume di lavoro, con ogni probabilità sarà necessario assumere nuovi dipendenti, e assegnare loro degli spazi appropriati. Inoltre nascerà l’esigenza di creare squadre di lavoro – un ufficio vendite, un ufficio marketing, un ufficio acquisti – dove prima era sufficiente una sola figura a gestire le necessità aziendali; e questo richiederà ancora una volta di riconfigurare gli spazi per creare uffici dedicati e disposti razionalmente. Bene: partendo da un semplice open space, le pareti divisorie permettono, con la massima facilità e soprattutto in piena versatilità, di disegnare decine di diverse piantine per l’ambiente, con diversi numeri e collocazioni degli uffici, e tutte accomunate dalla possibilità di modificarle nel giro di poche ore, creando una sala riunioni straordinaria laddove occorra, o ancora realizzando lo spazio per un team di lavoro temporaneo.
Che sia in casa, o in azienda, le pareti divisorie mobili danno a chi sfrutta uno spazio l’enorme libertà di ridisegnarlo continuamente, facendolo evolvere con le proprie esigenze.