La cosmesi e l’uomo

In una forma o nell’altra i cosmetici hanno sempre fatto parte della storia dell’uomo. L’usanza di dipingere la nostra pelle utilizzando prodotti estratti dalla natura o elaborati in laboratorio con lo scopo di cambiare la nostra apparenza per varie finalità, che vanno dal semplice abbellimento estetico a funzioni religiose, sembra far parte della natura umana in quanto possiamo ritrovarne tracce in tempi molto passate e anche in culture più arretrate.

La cosmesi nella storia

Come anticipato nell’introduzione la cosmesi è un’arte che ha sempre fatto parte dell’uomo. Ne ritroviamo tracce anche nella cultura egizia dove si era soliti utilizzare prodotti per allungare gli occhi, che chiamavano kajal e dipingevano le labbra utilizzando ossido di rame e ferro. Un’altra forte testimonianza dell’utilizzo di cosmetici nella storia è quella degli indiani.

Erano soliti dipingere i loro volti, le mani e i piedi, mentre le donne si dipingevano stelle sul viso. Anche i greci non erano da meno ed erano soliti tingere i loro capelli utilizzando alcuni unguenti, mentre coloravano la loro pelle di bianco. Contrariamente alla nostra cultura, infatti, i greci preferivano avere un colorito quanto più pallido possibile, ciò era indice di nobiltà.

Questo perchè i nobili erano soliti passare poco tempo al sole, dal momento che delegavano i lavori manuali ai servi, per cui assorbivano poca luce e la loro pigmentazione rimaneva molto chiara. Anche alcuni personaggi rinomati della storia sono famosi per l’utilizzo di cosmetici già in tempi passati, Pilinio il Vecchio riporta nella sua opera Naturalis Historia il racconto di come Poppea fosse solita utilizzare prodotti come il latte d’asina per preservare a lungo la sua bellezza.

Nella cultura cinese e giapponese le pitture facciali erano molto utilizzate dai guerrieri per spaventare i nemici in battaglia, si dipingevano per somigliare quanto più possibile a degli “oni”, demoni tipici della loro cultura.

La cosmesi oggi

Oggi l’usanza di utilizzare prodotti cosmetici per alterare le proprie apparenze non è cessata, anche se le finalità sono cambiate. Se dapprima ritrovavamo l’uso di cosmetici per ragioni militari e religiose oltre che di bellezza, oggi il loro impiego è delegato quasi esclusivamente a quest’ultima motivazione. Inoltre, se un tempo anche gli uomini erano soliti fare utilizzo di prodotti per la bellezza oggi il loro utilizzo è comunemente associato per lo più al genere femminile.

Un altro fattore ad essersi fortemente diversificato lungo l’arco della storia è il processo produttivo dei cosmetici. Quelli più antichi erano prodotti estratti da piante o animali che venivano sottoposti a qualche semplice processo lavorativo per renderli utilizzabili. Oggi, anche grazie alle tecnologie moderne e alla ricerca, queste tecniche si sono ampiamente evolute portando alla realizzazione di prodotti sempre più innovativi, con caratteristiche particolari come la lunga durata e la resistenza all’acqua.

Leader nel settore della realizzazione di macchinari altamente specializzati per la produzione di cosmetici moderni è Tecnicoll, propongono innovative soluzioni per la colatura e il dosaggio a caldo, due dei processi fondamentali coinvolti nella produzione di trucchi. Oltre che all’utilizzo puramente estetico al giorno d’oggi i cosmetici vengono impiegati in ambito artistico, nel teatro o nel cinema (casi in cui non è insolito l’utilizzo anche da parte degli uomini), in alcune civiltà, specialmente tra quelle indigene del Sudafrica, è possibile assistere ancora all’utilizzo dei cosmetici per finalità religiose, per eseguire riti sciamanici o woodoo.

I cosmetici più in voga al giorno d’oggi

Tra i cosmetici più utilizzati al giorno d’oggi possiamo sicuramente ritrovare il rossetto, utilizzato per colorare le labbra e donare loro una cromia diversa, l’eye liner che serve per delineare meglio gli occhi donando uno sguardo più intrigante e coinvolgente, il fondotinta che ha una funzione di protezione della pelle e serve a preparare la cute all’utilizzo della tinta per migliorarne la colorazione.