Compost: per cosa si utilizza?

Cestinare l’umido nel giusto contenitore, realizza la magia del compost, un terriccio organico che viene generato dalla fermentazione e modifica di materie organiche, le cui forti proprietà concimanti, favoriscono il nutrimento delle piante, delle verdure e degli ortaggi in generale. Il compost è un vero e proprio concime, totalmente naturale, che si può ottenere principalmente dai rifiuti di umido e organico, attraverso avanzi di cibo, fondi di caffè, gusci d’uovo e la cenere proveniente dalla legna. Tutte le sostanze che costituiscono il compost, vengono destrutturate grazie all’impegno dei batteri, che sono capaci di scomporre le specifiche molecole laddove l’ossigeno è presente. Ogni coltivazione possibile, da quella principalmente industriale fino all’orto che si può comodamente avere a casa, può avere un grosso beneficio grazie al compost che favorisce la crescita e il giusto nutrimento.

La produzione domestica del compost: a cosa serve?

Per produrre del compost prettamente industriale, seguire la prassi della corretta raccolta differenziata, favorita da molti comuni italiani, è il canale preferenziale favorito. Oggi però, grazie ad una logica sempre più green, è possibile avere il proprio compost a casa: serve uno speciale contenitore chiamato “Composter”, all’interno del quale vengono a realizzarsi i processi per il compostaggio dei rifiuti organici. Questa box deve consentire un’ossigenazione delle materie organiche e, per garantire un buon compost è utile dividere gli strati secchi da quelli umidi, affinché si possa consentire il riciclo di aria da uno strato all’altro, variando in questo modo le materie azotate dagli scarti domestici, fino ad arrivare a sostanze carboniose come gli scarti delle potature degli alberi.
Prodotti utili alla nostra quotidianità come il compost, nascono da specifiche analisi di mercato e da attenti monitoraggi dei rifiuti annuali che produciamo: in osservanza di quanto promosso da Novaecologica, stilare il mud per i rifiuti da parte di un’attività per l’anno 2022, oltre che essere obbligatorio di fronte a certi requisiti, diventa indispensabile per la tutela del nostro fabbisogno e del nostro pianeta.

Compost industriale: cosa cambia?

Tra il compost industriale e quello domestico cambiano sostanzialmente: la fase preparatoria della miscela, con una massa e porosità maggiore rispetto al compost domestico, la fase di bio-ossidazione dove i differenti livelli di temperatura provocano una fase iniziale dei microorganismi e la maturazione dove la decomposizione continua grazie all’azione dei funghi con processi lenti. I vantaggi del compost industriale risiedono nella igienizzazione del rifiuto, nella stabilizzazione del prodotto biologicamente e nel contributo prezioso all’intera economia.